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giovedì 2 aprile 2020

RIVOLUZIONE

RIVOLUZIONE

L’evento “Rivoluzione” è un momento di denuncia dei drammi dell’umanità auto provocati dall’uomo accecato dall’egoismo e dalla sete di potere. Il concetto è narrato da trentasei tele bianche che interpretano la parola “pace” e da un bidone diventato mastello contenente una melma rossastra, rigirata con un grosso bastone dai visitatori.
Il titolo dà un’idea del sogno che nel tempo ha mosso i popoli che chiedevano d’esistere e che è diventato spesso incubo e tomba dove è seppellito con la giustizia e la fiducia nell’avvenire. Ora non bastano le solite parole che hanno animato gli ideali, troppo spesso crollati il giorno dopo… quel giorno che doveva essere della pace, a giustificare la partecipazione a rivoluzioni vuote come le tele bianche che sperano d’essere colorate da un’ispirazione felice.
Le tele bianche, dove neanche un artista ha voluto dipingere, si animano dalla parola “pace” presagendo venti di dolore. Dolore per un lavoro che manca, per la giustizia che non vede applicati i suoi principi, per la libertà condizionata dai poteri, per gli animi feriti nella speranza: l’oggi è triste, il domani appare minaccioso.
Nel mastello, interprete della terra, si avvertono i fermenti della ribellione contro i soprusi e i gioghi che hanno privato le persone della dignità del lavoro, della libertà, dell’uguaglianza: miraggi infranti che, spesso, hanno precipitato interi paesi in climi medievali. Le mani tengono ben fermo il bastone del potere che nel rimestare forma bolle e grumi minacciosi che si gonfiano sino a esplodere in rivolta incontrollata, essendo venuta a mancare la speranza di cambiamento. È il mastello, vecchio bidone arrugginito e sporco, che nei segni del tempo racconta tristemente di dura fatica mai ricompensata adeguatamente e di sfruttamento doloroso.
Il bastone, sporcato dall’egoismo e dall’arroganza, racconta dei potenti diventati prepotenti senza scrupolo che non si curano delle istanze di quel popolo fiducioso che li ha scelti. 
Un'installazione e una performance che servono a Luigi De Giovanni per raccontare della povera gente che, pur avendo vissuto la rivoluzione, non conta nulla nella scacchiera di quei pochi potenti che ne decidono, “rimestando” di continuo nel mastello del mondo, le sorti.
Il gesto partirà da un grande bidone, riempito di un denso liquido rosso scuro, situato al centro dello studio con dentro il bastone che servirà a rimestare: l’azione verrà fatta dai visitatori e le poche persone, che riusciranno a usare il “bastone” del potere, rimestando simboleggeranno i potenti che incuranti dei diritti dei poveri, si spartiscono le ricchezze sino a ridurre interi popoli alla fame. Nel pavimento, ricoperto da polveri bianche schizzate di rosso vermiglio e da ombre di colore tetro, si avvertiranno le tracce di rivoluzione anche osservando l’implorazione delle trentasei piccole tele (cm 20x20 ciascuna) che esalteranno la forza delle idee di pace che, purtroppo, svaporano in violenza che si diffonde coinvolgendo sempre più persone del popolo perse nel vuoto: un vuoto che porta molto spesso “dalla padella nella brace”.
                                                                Federica Murgia





















mercoledì 17 luglio 2019

mostra di Luigi De Giovanni

CASTELLO RISOLO SPECCHIA, PIAZZA DEL POPOLO














OSSIMORI PITTORICI
PERSONALE DI PITTURA DI
LUIGI DE GIOVANNI

Palazzo Risolo, Specchia
20/30 luglio 2019
Vernissage 20 luglio ore
20:30
Con le incursioni live
di Luca Nicolì
all’armonica e di Lorenzo Valentino alla chitarra

Indagare la
società di oggi con tutte le sue contraddizioni, la bellezza malinconica del
breve tempo dei fiori e la poesia del paesaggio che sa suscitare poetiche
emozioni.  Questo il concept della mostra
che vede esporre l’artista specchiese Luigi De Giovanni nelle sale di Palazzo
Risolo dal 20 al 30 luglio.
La mostra è
organizzata da Il Raggio Verde, Arteluoghi e l’associazione e20cult con il
patrocinio del Comune di Specchia in collaborazione con la Pro Loco di Specchia
con allestimento dell’arch. Stefania Branca.
Dopo i saluti
istituzionali di Alessandra Martinucci Sindaco di Specchia;
Chiara Nicole
Lia Assessore alla cultura

Luigi De
Giovanni con la sua pittura istintiva, traboccante di tracce dei percorsi del
pensiero, si apre all’esterno seguendo sensazioni che muovono dal suo Io. I
suoi soggetti sono i paesaggi, in quest’occasione, soprattutto del Salento
dipinti nei mutamenti stagionali, i fiori recisi che dalla rigogliosità piena
di speranza dei boccioli di vita lasciano cadere i petali nel tramonto dei loro
giorni, le carte dove le garze suturano ferite troppo profonde e troppo spesso
nascoste nei cuori delle persone che soffrono, i jeans nel loro racconto di
lavoro e rivoluzione delle idee, purtroppo deluse: jeans diventati apparenza,
strappati e lisi prima d’essere usati in una finzione vuota. La mostra è tutto
questo: un’indagine profonda della società dove l’essere conta meno
dell’apparire, dove la finzione è più vera del reale.




Testo
critico




Gli
ossimori pittorici di Luigi De Giovanni
di Raffaele Polo



«Da dove
cominciamo, con luigi de Giovanni? Verrebbe da suggerire che è importante, più
che sufficiente, scorrere i suoi dipinti, le sue creazioni, per avere una
esperienza esaustiva e completa di questo artista multiforme che ci impressiona
con il suo linguaggio diverso ma sempre coerente  in una sorta di ossimoro pittorico, De
Giovanni convince e si fa comprendere sia che percorra le vie tradizionali del
figurativo (i fiori, i paesaggi) sia che solleciti con l'intrigante astrattismo
sia che ci inviti all'informale dei suoi 'jeans', messaggi espliciti di una
società contemporanea anch'essa permeata di contraddizioni e nonsense.




Forse,
la ricerca dell'intellettuale potrebbe essere articolata nella per nulla
peregrina intenzione di scoprire a quali di questi 'generi' il bravo De
Giovanni si senta più portato. se, cioè, nel suo intimo artistico alligni con
più radicata fermezza il testimone del secolo scorso oppure se l'uomo nuovo del
XXI secolo sia quello che i suoi colori, le sue composizioni vogliono
annunciare.




Fatto
sta che la piacevolezza riservata al fruitore dei lavori di questo artista è
comunque univoca e di uguale spessore: ci si addentra negli scorci delle terre
genuine del Salento e non solo, in una sorta di 'natura universale' ben codificata
da colori e soggetti. oppure si sposta lo sguardo sulle spontanee composizioni
floreali, percependo quasi il delicato, naturale odore dei fiori e delle erbe
appena colte...




o,
ancora, le appena abbozzate figure femminili ci fanno partecipi di una
introspezione a metà tra il drammatico e l'erotico, sintetizzando esitazioni e
pudori ricchi di sfumature.
 



il
discorso diventa più intrigante con le composizioni che utilizzano il tramite
dei 'jeans', oggetto-simbolo di una planetaria rivoluzione del costume e della
moda, indubbiamente capaci di comunicare messaggi sublimali e silenziosi
soprattutto con le recenti scelte relative a strappi e tagli. come non
ricordare la rivoluzione di Fontana, le sue ferite sulla tela tese a far vedere
cosa c'è 'dietro' la tela, ancor più importante di cioè che è davanti... ma
ricordiamo, così, su due piedi, le invenzioni di Enrico Bay, dedicate alla
satira delle grandi uniformi militari o ecclesiastiche, campite sulla
superficie con dovizia di ammennicoli, intrusioni e interventi, in un chiaro
discorso dissacratorio. o, ancora, le realizzazioni con pezzi di manifesto di
Rotella e, scendendo nel particolare, il materismo sempre più presente nei
messaggi di tanti artisti che simboleggiano, via via nei loro lavori, le più
evi- denti rappresentazioni totalitarie di scritte e oggetti, sino a
raggiungere i più scalmanati writer della street art, mai sazi della propria
espressività mutuata da muri e vagoni di treni... con de Giovanni, le frasi, i
simboli, gli oggetti-simbolo sono mutuati in un completo contesto di interventi
cromatici che scuote e denuncia, ponendo l'attenzione via via sulle tematiche
prescelte per lanciare provocazioni e messaggi. un mondo pittorico colmo di
pathos e movimento, che richiama, per certi versi, quello che fu il Futurismo
nel secolo scorso.




ma
poi, senza parere, l'artista torna ai suoi soggetti ricchi di introspezione e,
pur nella loro spesso evidente immobilità, al mondo di sogni, colori e
atmosfere che lo chiamano a ripetere, ogni volta in maniera unica e
particolare, quel groviglio di vegetazione o le canne palustri di un angolo di
creato... per non parlare del mare, che affiora quasi a sorpresa, ad irradiare
tutto il suo fascino e la sua maestosità, a riempire con toni immutabili di
disponibile umanità, le tele paesaggistiche di grandi dimensioni che paiono
voler abbattere qualsiasi confine pittorico, riversando sulle fiancate della
struttura dipinta le proprie colorazioni, affermando con forza che non
esistono, non devono esistere limiti, pastoie e argini tecnici per chi vuole
rappresentare, pur se in uno spazio limitato, tutta la bellezza dell'universo.




ancora
un ossimoro: l'infinito racchiuso in uno spazio finito.

ma quanta abile professionalità, frammista alla poesia di un animo sensibile,
in queste fresche composizioni che coinvolgono appieno con la loro presenza e
testimoniano la grande capacità affabulativa di de Giovanni.

non è facile, in realtà, decifrare completamente i meccanismi che l'artista di
specchia ci sottopone, quasi senza parere e ci lascia lì, guardandoci di
sottecchi, attento ma con aria indifferente, quasi a scusarsi per ciò che ci
sta mostrando. ma quei soggetti, quei colori entrano profondamente nel nostro
animo, riescono a coprire ed annullare le ombre e le mostruosità che spesso
vogliono annientare il senso positivo dell'arte, e intendono donarci pace,
cultura, sicurezza nel sentimento e nella poesia. ecco allora, come per
miracolo, che il caleidoscopico mondo pittorico di Luigi De Giovanni diventa
una medicina miracolosa, un vero e proprio rimedio all'indifferente trascorrere
di grigie quotidianità, ravviva- te spesso solo dall'indossare uno scolorito
jeans...

no, i jeans di luigi sono coloratissimi e ricchi di umore e sapore.

i suoi messaggi sono pieni di fascino e intenzione positiva.

il suo sguardo sereno e pacato è proprio lì, nei suoi quadri, nelle
composizioni che, in maniera diversa ma sempre efficace, si susseguono in una
infinita galleria di Bellezza e sapienza.»







Scheda
Titolo:
Ossimori pittorici
Artista: Luigi
De Giovanni
Inaugurazione:
20 luglio ore 20,30
Dal 20 al 30
luglio 2019
Orario
Ingresso: dalle ore 19,00 alle ore 22.00
Presenta la
mostra Raffaele Polo
Allestimento
dell’Arch. Stefania Branca
Incursioni
live all’armonica Luca Nicoli, alla chitarra Lorenzo Valentino
Luogo:
Castello Risolo Piazza del Popolo, Specchia LECCE






martedì 16 aprile 2019

Anche Luigi De Giovanni a Londra

Home - De Giovanni Luigi pittore contemporaneo - Creazioni d'arte - Cagliari






Itinerari Londinesi



Anche LUIGI DE GIOVANNI a Londra



ART  ON TOUR… LONDON

Royal Opera Arcade

Pall Mall Street – London



Dal 21 al 26 aprile,  2019



Opening

Sunday 21 aprile 2019  h. 6.00 p.m.



Questa importante rassegna di arti visive, che si terrà nella Royal Opera Arcade Gallery di Londra, diventa palcoscenico di uno spaccato delle tendenze e delle ricerche degli artisti presentati e abitualmente seguiti dalla galleria d’Arte Mentana di Firenze .



Partecipanti:

ELISABETTA PALMISCIANO - MELLE WILLIAMS  - EVA BREITFUSS  - HARIN NA - BIANCA VIVARELLI - GIANNI MUCÈ  - URSULA RADEL - ALESSANDRO MAZZONI - AUDREY TRAINI 900 - ALESSANDRO SESSA - ROBERTO CALLÀ - ANNA MARIA GIORDANO - FERDINANDO COFFANI - FRANCESCA COLI - LUIGI DE GIOVANNI

La pittura di Luigi De Giovanni trova ispirazione nelle variegate sfumature della natura che l’artista interpreta poeticamente sino a coglierne l’essenza e lo spirito intrinseco. Nelle opere, realizzate “en plein air”, vibrano i colori che, diventati tracce dei pensieri, si materializzano in un susseguirsi di segni essenza dell’animo e della mutevolezza della luce. Luigi De Giovanni, Diplomato all’Istituto d’Arte di Poggiardo e all’Accademia di Belle Arti di Roma ha al suo attivo numerosissime mostre in Italia e all’estero.



Royal Opera Arcade (ROA) Gallery, 5b Pall Mall, St. James's, London SW1Y 4UY, Regno Unito

Telefono: +44 20 7930 8069



GALLERIA D'ARTE MENTANA

http://www.galleriamentana.it/

galleriamentana@galleriamentan.it

Tel. (+39) 055 211985 / 335 1207156




Home - Anche LUIGI DE GIOVANNI a Londra

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Itinerari Londinesi






Anche LUIGI DE GIOVANNI a Londra



ART  ON TOUR… LONDON

Royal Opera Arcade

Pall Mall Street – London



Dal 21 al 26 aprile,  2019



Opening

Sunday 21 aprile 2019  h. 6.00 p.m.



Questa importante rassegna di arti visive, che si terrà nella Royal Opera Arcade Gallery di Londra, diventa palcoscenico di uno spaccato delle tendenze e delle ricerche degli artisti presentati e abitualmente seguiti dalla galleria d’Arte Mentana di Firenze .



Partecipanti:

ELISABETTA PALMISCIANO - MELLE WILLIAMS  - EVA BREITFUSS  - HARIN NA - BIANCA VIVARELLI - GIANNI MUCÈ  - URSULA RADEL - ALESSANDRO MAZZONI - AUDREY TRAINI 900 - ALESSANDRO SESSA - ROBERTO CALLÀ - ANNA MARIA GIORDANO - FERDINANDO COFFANI - FRANCESCA COLI - LUIGI DE GIOVANNI

La pittura di Luigi De Giovanni trova ispirazione nelle variegate sfumature della natura che l’artista interpreta poeticamente sino a coglierne l’essenza e lo spirito intrinseco. Nelle opere, realizzate “en plein air”, vibrano i colori che, diventati tracce dei pensieri, si materializzano in un susseguirsi di segni essenza dell’animo e della mutevolezza della luce. Luigi De Giovanni, Diplomato all’Istituto d’Arte di Poggiardo e all’Accademia di Belle Arti di Roma ha al suo attivo numerosissime mostre in Italia e all’estero.



Royal Opera Arcade (ROA) Gallery, 5b Pall Mall, St. James's, London SW1Y 4UY, Regno Unito

Telefono: +44 20 7930 8069



GALLERIA D'ARTE MENTANA

http://www.galleriamentana.it/

galleriamentana@galleriamentan.it

Tel. (+39) 055 211985 / 335 1207156




venerdì 7 dicembre 2018

ORIZZONTI CONTIGUI anche Luigi De Giovanni a Firenze

ORIZZONTI CONTIGUI



GALLERIA D’ARTE MENTANA

Via della Mosca, 5r - FIRENZE

ORIZZONTI CONTIGUI

 Rassegna di Arti visive Contemporanee 2018 - 2019

A cura di

Giovanna Laura Adreani, Art Director

OPENING

Galleria d’Arte Mentana

Venerdì 14 Dicembre dalle ore 18.00

OPENING

Borghese Palace Art Hotel

Sabato 15 Dicembre dalle ore 19.00

ORIZZONTI CONTIGUI è il titolo della rassegna che verrà allestita nella città di Firenze nel periodo Natalizio. La mostra si estenderà su due prestigiosi spazi espositivi che, pur differenti tra loro, sotto il profilo della finalità, riescono a dialogare in nome dell’arte.

La storica Galleria d’Arte Mentana e il prestigioso Borghese Palace Art Hotel, struttura ricettiva quattro stelle, in questa occasione ospiteranno opere di artisti internazionali attentamente selezionati.

In questo modo il tempo e lo spazio si dilatano all’infinito inseguendo pensieri, colori e forme che, in fughe metaforiche, riportano al dialogo, per condurre un viaggio interiore ad un percorso espositivo che descriva puntualmente le tendenze artistiche contemporanee. Il clima si fa suggestivo e i cambiamenti repentini riescono ad esaltare l’omogeneità spirituale dell’intento delle due esposizioni. 

Giovanna Laura Adreani - Art Director

ARTISTI IN MOSTRA

Francesca Coli, Salvatore Magazzini, Bianca Vivarelli, Luigi De Giovanni, Julie Redivo, Rosario Bellante, Audrey Trani, Camilla Vavik Pedersen, Daria Gravilina, Carla Castaldo, Roberto Loreto, Wilma Mangani, Giampaolo Talani, Sergio Benvenuti, Salvatore Fiume, Mario Schifano, Riccardo Licata, Piero Dorazio, Ugo Nespolo, Emilio Tadini, Vittorio Tessaro, Antonio Corpora

Galleria d’Arte Mentana - Via della Mosca, 5r – Firenze

Borghese Palace Art Hotel - Via Ghibellina, 174r - Firenze

Telefono +39 055 211985                          Fax + 39 055211985 -                                                       335 Cell. + 39 3351207156

www .galleriamentana.it     

galleriamentana@galleriamentana.it





martedì 23 ottobre 2018

La mostra prosegue nei due studi di Piazza del Popolo a Specchia (LECCE)

IL SILENZIO DELLA SOLITUDINE DI LUIGI DE GIOVANNI



Il silenzio della solitudine di Luigi De Giovanni

La mostra prosegue nei due studi di Piazza del Popolo a Specchia (LECCE)

Il silenzio della solitudine di Luigi De Giovanni

A cura di: Federica Murgia - e20cult - Sutta Le Capanne du Ripa

Sutta le Capanne du Ripa Piazza del Popolo 21A e Studio 22 Piazza del Popolo 22  Specchia Lecce

Apertura Mostra:

 13/10/2018 ore 10:00



L’evento è organizzato in occasione della 14 giornata del contemporaneo promossa da AMACI



e20cult - Sutta Le Capanne du Ripa



13 /25 ottobre 2018

Allestimento: Architetto Stefania Branca

Il silenzio della solitudine porta l’artista a riannodare i fili dei suoi pensieri per ancorarli nella memoria e farli riemergere nel momento creativo in climi che raccontano dialoghi interiori: angosce esistenziali o ricerca di sprazzi di aspettative che necessitano d’essere fissate per uscire dai tormenti. Grovigli di sensazioni s’incrociano in racconti che trovano le linee conduttrici in garze che, ricoprendo antichi intrecci di canapa o fili del ricordo, suturano le ferite del tempo che ha deluso i sogni. Per l’artista la ricerca dell’Io si fa urgente in pennellate e segni che vogliono ammantare lo smarrimento creato dagli eventi. Così i fogli si riempiono di filati e colori: di storie che sgorgano accavallandosi e saldandosi precipitosamente sino trovare la conclusione in una catarsi che porta Luigi De Giovanni a sprofondare nei meandri dei suoi turbamenti per ritrovarsi in sensazioni di pacato rasserenamento e di sottile gioia di vivere. I racconti si librano e i fogli prendono vita su stenditoi che attraversano lo spazio seguendo il ritmo di una brezza di speranza che va oltre il tempo per dare, finalmente, voce al silenzio della solitudine.

Attività collaterali

Alle ore 18:30 Reading poetico–letterario, degli autori de “Il Raggio Verde Edizioni, sul tema della solitudine.

Per informazioni

Telefono: 329 2370646

Email: lmfedeg@libero.it

Sito Web: http://www.degiovanniluigi.com/