Visualizzazioni totali

sabato 26 ottobre 2024

Echi di guerra di Luigi De Giovanni

 Echi di guerre



Ancora pochi giorni per poter visitare la mostra e l’installazione “Echi di Guerra” di Luigi De Giovanni, inaugurata per la Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI il 12 - 2024 ottobre, nello Studio Sutta Le Capanne du Ripa e Studio 22 a Specchia in Piazza Del Popolo, che chiuderà il 20 ottobre alle ore 20:00. Una mostra che racconta il nostro tempo, le nostre paure, le angosce quotidiane che pare vogliano togliere ogni sogno anche ai giovani sperduti nell’web e abbandonati a loro stessi.  A rendere ancora più interessante l’evento ha provveduto l’architetta Stefania Branca che ha saputo far emergere il discorso dell’artista anche nella cascata di carta: carta segnata da parole incomprensibili che l’artista ha voluto significare come i discorsi, troppo spesso inutili e faziosi, che non possono certamente portare alla pace. In questo pare abbia voluto ricordare una precedente performance sulla “Carta dei diritti dell’uomo”, dove i diritti erano scritti con un continuo bla, bla, bla…: scritti sulla carta igienica che fuoriusciva da un bidone senza fondo. I segni incisivi, i colori aggressivi, i grovigli, i buchi che inghiottono le tutte le speranze, esternano il sentire dell’artista che ode e fa udire solo l’orrore della morte e dei disastri.

“Nella presentazione di Federica Murgia gli Echi di guerra si fanno cupi ed assordanti e, nella disperazione, elevando le braccia al cielo, ognuno avverte un senso di orrore e di sbandamento. Sembra che tutto crolli, che tutto diventi marea informe di calcinacci, di corpi smembrati e di morti che vengono avvolti in teli macchiati di sangue: è la guerra. Queste sensazioni d’orrore turbano Luigi De Giovanni che viene travolto dall’urgenza di fissare tutto per dare sfogo al suo dolore. Ecco allora riemergere i jeans delle contestazioni sessantottine, delle rivoluzioni giovanili contro guerra e prepotenze mosse solo dal desiderio di potere, di mostrare i muscoli travolgendo popolazioni che non vorrebbero questo. I colori vengono lanciati con rabbia e sono misti a scampoli di sofferenza che non lascia speranza. L’artista, per La Giornata Del Contemporaneo 2024, installa vecchie e nuove opere su tela e su jeans e in una performance catartica, che lo porta a strappare fogli macchiati di dolore, sogna un mondo migliore: un mondo, dimentico di utilitarismi e tristezza, dove regni la pace.”











lunedì 23 settembre 2024

 





Luigi De Giovanni

Giornata del Contemporaneo 2024 indetta da AMACI

12 ottobre 2024 

Studio Sutta Le Capanne du Ripa e Studio 22

Specchia piazza del Popolo 


Echi di guerra

Gli echi si fanno cupi ed assordanti e, nella disperazione, elevando le braccia al cielo, ognuno avverte un senso di orrore e di sbandamento. Sembra che tutto crolli che tutto diventi marea informe di calcinacci, di corpi smembrati e di morti che vengono avvolti in teli macchiati di sangue: è la guerra. Queste sensazioni d’orrore turbano Luigi De Giovanni che viene travolto dall’urgenza di dipingere: di fissare tutto per dare sfogo al suo dolore. Ecco allora riemergere i jeans delle contestazioni sessantottine, delle rivoluzioni giovanili contro guerra e prepotenze mosse solo dal desiderio di potere, di mostrare i muscoli travolgendo popolazioni che non vorrebbero questo. I colori vengono lanciati con rabbia misti a scampoli di sofferenza che non lascia speranza. L’artista, per La Giornata Del Contemporaneo 2024, installa vecchie e nuove opere su tela e su jeans e in una performance catartica, che lo porta a strappare fogli macchiati di dolore, sogna un mondo migliore: un mondo, dimentico di utilitarismi e tristezza, dove regni la pace. 

Specchia 5 – 8 – 2024                                                  Federica Murgia


Immagine


Autore Luigi De Giovanni

Dimensione 40x90 

Anno 2011/12

Tecnica olio su tela

Titolo Fate l’amore non fate la guerra

martedì 27 febbraio 2024

Anche LUIGI DE GIOVANNI A FIRENZE

 

Firenze

INDIVIDUAZIONE INTERNAZIONALE
Rassegna di Arti visive contemporanee




Il 24 febbraio alle ore 17.30 si è inaugurata, alla Galleria d’Arte Mentana di Firenze, la mostra INDIVIDUAZIONE INTERNAZIONALE Rassegna di Arti visive contemporanee
Un’esposizione molto interessante e caratterizzata da un incontro di espressività individuale degli artisti, tutti di alto spessore.
In questa mostra ritroviamo un’incursione nella fiaba di Audrey Traini, scorci di paesaggi dell’anima di Bianca Vivarelli, il ritmo segnato da frammenti di precise pennellate di Eva Breitfuss, le suggestioni dei ritratti dai caldi colori di Aldéhy Philip, le campiture armoniche che contraddistinguono le opere di Giancarlo Cerri, l’impasto della materia che si illumina nelle opere di Luana Baldi, la solitudine degli scorci ombrosi di città di Valerio Tanini, il mondo interiore di Tina Hellblom Thibblin che, in climi nebulosi, fa emergere l’animo, la nostalgia delle cavallerizze d’un tempo che emergono nei meravigliosi pannelli di Sergio Benvenuti, le vibrazioni coloristiche che, nelle rappresentazioni naturalistiche, raccontano il tempo che passa e il mondo interiore di Luigi De Giovanni, i musici che fanno giungere a noi le armonie intime di Giampaolo Talani. 
Una mostra, allestita con maestria, che riesce a far risaltare l’animo degli artisti e la professionalità dello Staff della galleria.   
Giovanna Laura Adreani                                               

La mostra si potrà visitare alla Galleria d’Arte Mentana Arte Moderna e Contemporanea sino al 10 marzo 2024
Via della Mosca, 5r
50122 Firenze (Italia)
Telefono/Fax: +39 055 211985
Cellulare: +39 335 1207156
Email: galleriamentana@galleriamentana.it