GALLERIA D’ARTE MENTANA Firenze
Le sedie di
Ida Coppini
Mostra Personale di Ida
Coppini
Inaugurazione: Sabato 19 Maggio 2012 ore 18.00
Galleria d’arte Mentana Piazza Mentana 2/3r 50122 - Firenze
tel. +39 055 211985 - mobile +39 335 1207156
Info: galleriamentana@galleriamentana.it
www.galleriamentana.it
Orario: 11.00/13.00 - 16.30/19.30 - Domenica e Lunedì
mattina chiuso
La mostra sarà visitabile fino al 7 Giugno 2012
Le sedie di
Ida Coppini
La pittura di Ida Coppini prende vita in ambienti e paesaggi
soffusi che si perdono in orizzonti che rivelano l’animo dell’artista, è fatta
da segni lasciati da pennellate che, pur schiarendosi con tinte biancastre,
s’incupiscono in nebulosi climi che riportano all’imbrunire. Le preoccupazioni
e le gioie emergono nei colori e nei racconti di vita, ammantati dalla foschia
di ricordi fatti da toni bluastri che scoloriscono sino a rischiarare una via
di fuga dal reale che porte alla metafisica. Il pensiero dell’artista si fa
esplicito nei treni della vita che si allontanano per incontrare il binario
morto, che interrompe il percorso delle locomotive dei sentimenti. Queste sue
sensazioni prendono forma nella solitudine di un vecchio che, quasi in
levitazione, si avvia in una strada di fede nel tempo segnata da ombre che si
allungano sino a perdersi. I malinconici flussi di luminosità disuguali
esaltano i colori del mondo intimo di un pianista che, incurante di tutto ciò
che lo circonda e continuando a far volare le dita sui tasti di un pianoforte,
armonizza la sua solitudine agli spettatori e a un dondolio di abbandono che
accompagna le sue note alla città dei sogni che si fa sempre più lontana. Il
concerto è finito ma le poltroncine della platea, rimaste vuote, conservano i
pensieri segreti di chi vi si è accomodato cercando il proprio Io. Il tramonto,
che offre gli ultimi sprazzi di luminosità gioiosa, non le rischiara tutte,
infatti, alcune sono adombrate da storie notturne che portano alla ricerca di
una via di fuga dal reale. Sogni fausti sono in un’antica scala di speranze
serene e in un mazzo di fiori bianchi poggiati su una poltrona che non riesce a
coprire le ombre incombenti. L’artista ritrova, in una palla dimenticata e
nelle costruzioni di mondi fantastici fatti di tutti i colori, le storie di
bimbi che hanno lasciato tracce e odori del loro tempo in seggiole che regalano
poetica nostalgia nell’evocazione di ambienti e momenti di gioia. La clessidra,
che segna il tempo, emerge dal buio macchiato da toni rossicci, prende forma in
un rubinetto che lascia scorrere l’acqua che nessuno più usa. Nell’atmosfera di
penombra, accentuata da un canovaccio rosso cupo che ci parla di passioni non
sopite, una sedia attende che qualcuno ritorni. L’uggiosità delle stagioni
fredde è negli scuri e grevi colori, rischiarati da parti di cielo che conserva
ancora l’azzurro, nella vitalità di una sedia rovesciata e nei brandelli di
tende lacerate dai capricci del vento. Il tramonto, nella città, allunga
barlumi lattiginosi sulle sfocate tinte del carretto che porta via la stagione
dei sogni. Una sedia per strada racconta l’addio alle altre con il cuore gonfio
di malinconia, è vuota come spossata da un tempo di vita che l’ha resa unica
nell’impronta di chi l’ha dimenticata, di chi è partito incurante del suo
dolore. Una luce di speranza inonda il luogo dell’abbandono, dove gli oggetti
coperti, imprigionati in bianchi e polverosi lenzuoli, lasciano intravvedere
una carrozza di libertà. L’artista
Ida Coppini, con i suoi simbolismi presenta in questa mostra alla galleria
d’arte Mentana di Firenze un bellissimo racconto poetico su sfondo metafisico.
Federica Murgia
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